Tra il 1975 e il 1979 ARPANET smanetta con un prototipo della chat e il Dipartimento di Difesa, per testarne il funzionamento, invita diversi personaggi pubblici a sperimentare l’accrocco. I terminali da cui accedere al servizio vengono forniti dal dipartimento della difesa e istituzioni accreditate.
Il contenuto delle conversazioni viene raccolto nei cosiddetti ARPANET dialogues. Finora sono stati rilasciati soltanto due volumi, e la cosa che colpisce è la composizione dei gruppi partecipanti. Il primo registra una conversazione tra Marcel Broodthaers, Jane Fonda, Ronald Reagan e Edward Said, mentre il secondo vede impegnati Samir Amin, Steve Biko, Francis Fukuyama e Minoru Yamasaki. Qualcuno pensa si tratti di una bufala, altri sono certi che sia tutto vero:
it’s not a HOAX; it’ a FLIP […] It’s an example of the *effects* preceding the *causes* — all these people SHOULD have been talking to each other, so the ARPANET was invented so that these conversations could happen.
Degno di nota lo scambio di opinioni tra Edward Said e Ronald Reagan, quest’ultimo particolarmente a disagio con la tastiera. Mentre aspetta una ritardataria Jane Fonda, il gruppo discute su potenzialità, costi e benefici dell’applicazione. Said, anche in quell’occasione, ha le idee chiare:
Edward Said: Free / Ronald Reagan: Free.Well who pays for it in the end though. / […] Edward Said: The rich should pay.